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Report 2018 Melascrivi - Lunghezza e qualità dei contenuti per il Seo
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19/12/2018
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4 minuti di lettura
Come cambiano qualità e lunghezza di articoli, guide e descrizioni di prodotti in base agli aggiornamenti dell'algoritmo di Google.
Fine anno è il momento migliore per fare i conti. Melascrivi ha deciso di mettersi a contare quanti contenuti sono stati realizzati nel 2018, cercando di analizzare anche la dinamica di realizzazione degli stessi negli ultimi 3 anni. Grazie a un punto di osservazione privilegiato, abbiamo cercato di mettere in relazione tipologia e struttura dei contenuti realizzati per i nostri clienti con gli aggiornamenti dell'algoritmo di Google. Quello che ne risulta è un quadro dove appare chiaro come, oltre a notizie, trend e approfondimenti, i piani editoriali sono sempre più una risultante di intelligenza umana e intelligenza artificiale.
I due principali fattori che abbiamo preso in considerazione per i contenuti di tipo testuale sono la lunghezza e la qualità. Dal 2016 al 2018 si è assistito a una forte crescita del numero di parole medio che viene richiesto agli autori di Melascrivi. In parallelo si è registrato un aumento graduale del numero di articoli affidati a una redazione selezionata.
Articoli Pillar e approfondimenti hanno gradualmente scavalcato i contenuti mordi e fuggi realizzati per tenere aggiornato il proprio sito o per rispondere velocemente agli hypes di Twitter.
Riepiloghiamo per comodità gli aggiornamenti dell'algoritmo di Google più significativi per cercare di collegarli alle dinamiche dei contenuti
- 2011 Panda: penalizza siti con contenuti di scarsa qualità (non unici e freschi, non aggiornati di frequente)
- 2012 Penguin: segue la scia di Panda e sembra voler evitare tecniche seo troppo spinte
- 2013 Hummingbird: Google inizia a capire cosa cerca l'utente e sposta in alto l'asticella (dalle parole all'intento di ricerca)
- 2014 Pigeon: il local diventa prioritario per i risultati di ricerca
- 2017 Fred : ennesimo giro di vite contro i contenuti poco utili se non palesemente fake
- 2018 Medical update (Agosto): solo chi ha l'autorità per trattare certi argomenti viene premiato
- 2018 Medical update (Settembre): parziale rollback e recupero di traffico per siti erroneamente penalizzati.
Google ha prima chiesto di realizzare contenuti di qualità con una frequenza elevata per poi raffinare il concetto con gli aggiornamenti successivi.
Parliamo di articoli e contenuti sotto le 300 parole, ben scritti e prodotti rapidamente in modo da buttare fuori novità ogni giorno.
Prima nel 2013 e poi nel 2017, però, l'AI di Google ha iniziato a capire meglio il senso dei contenuti iniziando a premiare testi più complessi e articolati: i famigerati Pillar.
Il Medical Update (rinominato in questo modo perchè ha riguardato in modo pesante tutto il settore para&medicale e in parte il food) ha aggiunto alla lunghezza anche l'elemento della autorevolezza di chi realizza il contenuto (dove non è arrivato Google+ è arrivata la AI). Cosa hanno fatto nel corso degli anni i marketers e i seo managers per rispondere colpo su colpo a Google? Quelli attivi sul nostro marketplace hanno cambiato radicalmente sia la struttura che la qualità media dei contenuti richiesti.
In prima battuta, è aumentato di un 10% il numero dei contenuti assegnati e scritti da redazioni dedicate. La necessità di pubblicare contenuti, con una cadenza precisa e qualitativamente validi, ha spinto sempre più a fidelizzare gli autori conosciuti e fidati.
Tuttavia, il parametro che maggiormente ha caratterizzato gli ultimi 3 anni è la lunghezza media dei contenuti.
Se già il 2017 si era contraddistinto per un aumento del 20% nel numero medio di parole scritte ad articolo , il delta fra 2018 e 2016 fa pensare: + 45%.
Tra i settori che hanno trainato la produzione nel 2018 il Local risulta primario . Realtà impegnate a dare visibilità sui motori di ricerca a piccole e medie aziende, hanno incrementato volumi e lunghezza degli articoli richiesti.
Questo fenomeno ha reso il Content Marketing un tema ben più sentito rispetto a quando l'imprenditore medio italiano realizzava il sito con le 4 pagine classiche: Home, Chi siamo, Servizi, Dove siamo.
Comportamento opposto abbiamo rilevato in ambito Ecommerce.
La lunghezza media delle descrizioni di prodotto realizzate da Melascrivi nel 2018 si è fermata a meno di 250 parole, con una riduzione del 6% anno su anno. Ancora maggiore il delta rispetto al 2016.
Qualità e ingaggio nel tempo del mobile first.
I visitatori e una grossa fetta delle conversioni arriva da navigazione su smartphone, per definizione rapida e spesso distratta.
La tendenza porta a ipotizzare che le descrizioni dei prodotti tendano quindi a comprimersi puntando a colpire l'utente con un numero inferiore di parole.
La selezione degli autori in grado di realizzare schede di questo tipo diventa strategica.
E il/la Seo? .... (sarà maschio o femmina)?
La qualità delle descrizioni, anche se più ridotte, garantisce una buona esperienza per il visitatore, elemento questo di primaria importanza per Google.
Si conferma anche nel 2018 la tendenza verso la realizzazione di testi descrittivi per categorie e pagine brand.
Obbiettivo principe: posizionare il listing per poi far accedere a un range di prodotti più ampio.
Il 2018 conferma, secondo i nostri dati, che Piano editoriale e Google Updates viaggiano insieme.
Nel 2019 le tendenze potrebbero ancora cambiare.
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