La presenza di contenuti duplicati è un fattore che ha sempre destato preoccupazione in ottica SEO. Contenuti troppo simili riproposti su pagine diverse vengono infatti penalizzati dal crawler del motore di ricerca, rendendo così necessario lavorare con attenzione all’originalità dei contenuti per garantirne la qualità.
In presenza di strategie digitali complesse, che prevedano la pubblicazione di contenuti su diversi canali e in formati differenti, la questione dell’originalità dei contenuti diventa ancora più centrale.
Se occorre promuovere uno stesso elemento su più canali, utilizzando quindi contenuti molto simili tra loro, si rischia di incorrere in una penalizzazione da parte di Google?
Come gestire l’inserimento in una strategia di Content Marketing di uno stesso contenuto in formati diversi, per esempio come testo e come video?
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La questione dell’originalità di contenuti simili in formati diversi è stata presentata lo scorso 22 gennaio nel corso della diretta Google Search Central Office Hours da un utente che gestisce sia un blog che un canale YouTube.
L’utente ha messo in luce la necessità di postare su entrambi i canali gli stessi contenuti, pur in formati diversi: partendo dalla script realizzato per il video, si era trovato più volte a stendere contenuti blog molto simili, se non identici allo script.
Questi contenuti “duplicati”, però, avevano ottenuto risultati meno soddisfacenti rispetto a quelli del tutto originali, non basati sullo script di un video già pubblicato.
Da qui era quindi emerso il dubbio che Google potesse comprendere e analizzare anche il contenuto di video, e che questo venisse considerato come contenuto duplicato.
Come indicato da John Mueller, Webmaster Trends Analyst di Google, il crawler del motore di ricerca non è in grado di “leggere” e analizzare il contenuto di un video nello stesso modo in cui lo fa sul contenuto testuale di una pagina.
Quanto espresso in un video, quindi, non viene considerato duplicato, nemmeno nel caso in cui lo stesso script sia stato usato anche come base per la redazione di un blog post.
Questa diversa lettura di contenuti molto simili da parte di Google è pensata per rispondere in modo più efficace agli intenti di ricerca degli utenti.
Sebbene il topic del contenuto possa essere lo stesso, l’intento di ricerca di un utente che cerca un video, un blog post o un’immagine è molto diverso. Il motore di ricerca vuole quindi assecondare questa diversità di intenti, dando modo a contenuti simili che siano pubblicati in formati diversi di essere ugualmente indicizzati e di ottenere un buon posizionamento, senza essere penalizzati come duplicati.
Nel caso dell’utente intervenuto all’evento Google, il fatto che i blog post basati sugli script dei video non avessero performato bene era quindi stato dovuto ad altri fattori. A penalizzarli a livello di ranking non era stata la presenza su YouTube di un video che presentava lo stesso contenuto. La causa delle performance poco soddisfacenti era quindi interna ai blog post, e non derivante dalla combinazione tra blog post e video.
Google ha così ribadito l’importanza di una strategia multicanale e multiformato. Non solo contenuti uguali in formati diversi non comportano rischi a livello di posizionamento ma, anzi, adottare una strategia che proponga contenuti significativi in formati diversi può essere addirittura vantaggioso.
In questo modo si vanno infatti a intercettare utenti con intenti di ricerca diversi: chi cerca informazioni testuali, chi un video, chi immagini, chi contenuti audio come podcast.
Pubblicare contenuti in canali differenziati rappresenta un ottimo modo per diffondere informazioni rilevanti, adattandole di volta in volta al contesto comunicativo e alle esigenze degli utenti in quella determinata circostanza.
La diversificazione dei formati, anche a parità di contenuto, viene quindi confermata come una delle chiavi per una Content Strategy vincente.
L’accento rimane sempre su contenuti di qualità, che possano realmente fornire all’utente informazioni utili e in risposta al suo search intent. Per garantire una migliore risposta agli intenti di ricerca degli utenti, la pubblicazione di un contenuto in formati diversi e su canali differenti deve essere il primo elemento da prendere in considerazione.
Per promuovere il proprio business e attirare più clienti, occorre quindi identificare un nucleo di topic su cui lavorare e poi studiare il modo migliore per proporli su canali diversi.
I principali output che devono essere presi in considerazione sono:
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