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Strategia SEO: Guida all'Ottimizzazione On-Site e Off-Site

  • 22/01/2021
  • 12 minuti di lettura

Sommario

Il Copywriting SEO è un aspetto fondamentale per far sì che un sito ottenga un miglior posizionamento su Google, ma non è il solo. Per portare maggiore visibilità a un dominio e far sì che le pagine del sito vengano posizionate con maggior successo, occorre strutturare una strategia SEO a trecentosessanta gradi, che tenga quindi conto anche di aspetti di ottimizzazione del dominio o addirittura all'esterno del sito. 
Perchè una SEO strategy risulti efficace occorre quindi considerare anche altri aspetti rispetto alla SEO On-Page, quali la SEO On-Site e la SEO Off-Site.

Ottimizzazione SEO On-Site

Con SEO On-Site si intendono tutti gli elementi di ottimizzazione che riguardano il sito web nel suo complesso e che interessano quindi tutte le pagine, a prescindere dal loro contenuto. 
Tra i molteplici fattori che influiscono sul posizionamento di un sito web o di una pagina nella SERP di Google, i primi a dover essere curati sono sicuramente quelli che riguardano l’ottimizzazione SEO On-Site.
Spesso confusa con l’ottimizzazione SEO nel suo complesso, la strutturazione di pagine e contenuti ottimizzati rappresenta in realtà solo una parte (benchè certamente molto importante) degli step da seguire per permettere a un sito di ottenere un buon posizionamento.
A questa prima fase di strutturazione ottimizzata sarà poi necessario associare una efficace strategia SEO On-Page (sui singoli contenuti delle pagine) e Off-Site (curando quindi l’autorevolezza del sito e i link che possono aiutarlo a posizionarsi). 

La strutturazione di un sito ottimizzato in ottica SEO parte necessariamente dalla cura di alcuni elementi tecnici inerenti al dominio in generale e che sono pertanto riferiti a tutte le pagine.
Si tratta di alcuni fattori interni che non riguardano direttamente le caratteristiche semantiche del testo, ma che rendono la navigazione sul sito nel suo complesso migliore sia agli occhi dell’utente che per gli algoritmi di Google.
È quindi importante verificare con cura che il proprio CMS o il servizio di hosting utilizzato permettano un’ottimizzazione di questi aspetti.

Sicurezza del sito web

La sicurezza della connessione utilizzata è ormai un fattore prioritario nella strutturazione di un sito ottimizzato.
L’utilizzo del prococollo HTTPS (HyperText Transfer Protocol over Secure Socket Layer) permette di rendere la connessione sicura, garantendo non solo l’autenticazione del sito, ma anche l’integrità dei dati inviati e la loro confidenzialità.
Un sito non non presenti il protocollo HTTPS viene penalizzato sia dagli utenti che da Google, che lo ritiene poco affidabile e quindi lo svantaggia a livello di rank in SERP.
La presenza di questo protocollo diventa quindi una garanzia di affidabilità del sito e risulta fondamentale soprattutto nel caso in cui i dati inseriti debbano rimanere protetti o crittografati (come nel caso di dati di pagamento inseriti in siti e-commerce).

La visualizzazione di un messaggio che avvisa che la navigazione sul sito attualmente visualizzato non è sicura

Velocità di caricamento

La velocità di un sito è forse il primo elemento di ottimizzazione che chiunque, anche gli utenti meno esperti, può notare e giudicare.
A livello tecnico, la velocità può essere studiata con alcuni tool, come GTmetrix e Google Lightspeed, grazie ai quali è possibile analizzare quali siano gli elementi che rallentano il caricamento delle pagine.
Una buona gestione della velocità di caricamento permette di migliorare l’esperienza di navigazione e, quindi, diminuire la tendenza dell’utente ad abbandonare la pagina poco dopo averla aperta (frequenza di rimbalzo).

Schermata di GTMetrix che presenta l'analisi della velocità di un sito

Un esempio di analisi di velocità di un sito eseguita con GTmetrix

Responsiveness

Un sito web strutturato in ottica SEO non può ormai prescindere dal presentare caratteristiche ottimizzate in vista di una navigazione da supporti differenti.
Sempre più utenti, infatti, navigano utilizzando smartphone e tablet, rendendo necessaria una strutturazione del sito che tenga conto delle peculiarità che la navigazione da mobile presenta.
Il sito deve pertanto essere ottimizzato per modalità di navigazione diverse, in modo da garantire una buona esperienza dell’utente a prescindere dal supporto utilizzato.

Schermata in visualizzazione mobile per un contenuto pubblicato nella sezione News di Melascrivi. Il contenuto tratta alcuni consigli per una digital strategy orientata al mercato cinese

L'ottimizzazione per mobile della sezione News di Melascrivi.com.

Ottimizzazione SEO On-Page

L’ottimizzazione in ottica SEO di singole pagine rappresenta sicuramente l’aspetto più conosciuto della SEO, spesso ritenuto (erroneamente) l’unico elemento da tenere in considerazione per permettere al sito di ottenere un buon posizionamento.
Curare la struttura delle pagine di un sito fa sì che quanto vi è riportato risulti più semplice da leggere e analizzare, sia per gli utenti (così da migliorare la loro esperienza di navigazione), sia per Google, che potrà più facilmente comprenderne il contenuto e mostrare la pagina tra i primi risultati di ricerca.

Negli anni gli algoritmi di Google sono stati resi sempre più simili per funzionamento a una mente umana. Si è quindi ormai lontani dai tempi in cui, per vedere il proprio sito ben posizionato in SERP, bastava riempire le pagine con il maggiori numero possibile di keyword ripetute.
Grazie soprattutto all’introduzione dell’algorimo BERT introdotto a fine 2019, Google oggi analizza i contenuti prestando attenzione al significato di frasi intere più che di singole parole.
La stesura di contenuti ottimizzati, quindi, deve essere indirizzata in tutto e per tutto alla valorizzazione delle intenzioni di ricerca del lettore più che all’analisi svolta da una macchina.

L’ottimizzazione on-page in chiave SEO deve necessariamente basarsi su alcune indagini preliminari:

  • L’analisi del dominio e di quello dei competitor, per verificare, tra gli altri aspetti, anche quali siano le keyword per cui il sito risulta già posizionato o si vorrebbe vederlo posizionato.
  • Lo studio delle keyword più adatte al contenuto e la progettazione di un testo redatto in ottica Semantic SEO.

Una volta effettuate le necessarie ricerche e analisi sulle keyword più adatte, è possibile procedere alla stesura di un contenuto ottimizzato (o alla sua richiesta a un Copywriter), prestando attenzione in particolare ad alcuni elementi.

Come ottimizzare una pagina web SEO

Molti CMS ormai permettono di creare pagine ottimizzate tramite procedure guidate e intuitive di inserimento di tutti i tag e i metadati necessari.
Nel completamento dei tag è opportuno tenere conto delle keyword per cui si vorrebbe che la pagina venisse indicizzata da Google, prestando però attenzione – come già sottolineato – a non cadere nel cosiddetto “keyword stuffing”, cioè la ripetizione eccessiva della stessa parola chiave (un elemento che, invece, viene penalizzato da Google).

URL

Sono da preferire termini semplici, che richiamino immediatamente il contenuto e che riportino il più possibile alle effettive ricerche svolte dagli utenti.
Esistono diverse tipologie di struttura degli URL, che possono contenere, a seconda del contenuto della pagina:

  • Data
  • Tag
  • Categoria
  • Titolo del post
  • Slug personalizzato.

Nessuna di queste strutture è di per sè penalizzante; occorre però scegliere quella che meglio si adatta ai contenuti del sito e che risponde a esigenze di User Experience.
Gli URL dovrebbero "essere parlanti", cioè chiarire in poche parole quale sarà il contenuto della pagina.

Un esempio di stesura di contenuti ottimizzati direttamente attraverso CMS.
Il secondo campo è destinato all'URL. 

Screenshot di un CMS in cui viene inserito un nuovo contenuto e per il quale si ottimizzano h1 e URL. Il titolo del contenuto è

Tag Title

Rappresenta il “titolo” della pagina, sia visualizzato dagli utenti che utilizzato da Google per analizzarne il contenuto. Deve quindi essere ottimizzato per ottenere un buon posizionamento e, allo stesso tempo, risultare accattivante per il lettore.
Il tag title è il principale elemento che sintetizza i contenuti della pagina e, pertanto, serve:

  • All’utente, per comprendere se il contenuto è in linea con le sue ricerche e, dunque, può risultare interessante.
  • A Google, che lo utilizza per analizzare meglio la pagina a livello semantico.

È importante curare il contenuto di questo tag, dal momento che quanto inserito sarà anche il titolo che la pagina avrà in SERP.

Meta description

Consiste nella breve descrizione che viene visualizzata immediatamente sotto al titolo della pagina. Anche in questo caso, dunque, è importante che con essa si comunichi efficacemente il reale contenuto della pagina e che essa possa risultare ingaggiante per il lettore.
Una buona meta description può aumentare il CTR (percentuale di click) dell’articolo, fornendo al lettore tutte le informazioni preliminari per decidere se cliccare o meno sull’articolo.

Screenshot di un CMS in cui viene inserito un nuovo contenuto e per il quale si ottimizzano il title e la metadescription

Ottimizzazione delle immagini

Anche le immagini possono essere ottimizzate per favorire il posizionamento della pagina.
In questo caso, gli elementi da curare sono:

  • Il titolo.
  • La descrizione.
  • Il tag alt (text alternative). Utile nel caso in cui non sia possibile visualizzare l’immagine, in quantoaiuta sia l’utente che Google a comprendere ciò che rappresenta. Il motore di ricerca, infatti, non è in grado di capire il contenuto visuale dell’immagine; grazie all’alt text ha però comunque modo di analizzarla e comprendere se risponde semanticamente a quanto riportato dalla pagina.

Screenshot di un CMS in cui viene inserita una nuova immagine e se ne ottimizzano il titolo e il testo alternativo.

Come ottimizzare un testo per la SEO

L’ottimizzazione del contenuto presenta alcune variabili in base alla tipologia di testo: un articolo di un blog, per esempio, potrebbe presentare alcune differenze rispetto alla descrizione di una categoria di un e-commerce.
La regola fondamentale da tenere a mente in ogni caso è però la necessità di scrivere un contenuto ottimizzato SEO pensando prima di tutto all’utente e alla sua esperienza di navigazione.
Il testo deve quindi essere reso facilmente fruibile attraverso:

  • Un corretto uso della formattazione e dei titoli, secondo i rapporti gerarchici H1, H2, H3, etc.
  • L’utilizzo di elenchi puntati.
  • La presenza di almeno 300 parole, altrimenti il contenuto non verrà indicizzato.
  • La preferenza per paragrafi brevi e concisi, che uniscano la completezza del contenuto alla facilità di lettura.

Link interni ed esterni

Un ulteriore elemento preso in considerazione da Google nella lettura della pagina è la presenza di link in uscita.
Anche in questo caso, è opportuno evitare un sovraffollamento di collegamenti e valutare sempre, nel caso di link esterni, l'affidabilità del sito a cui si rimanda. 
L'utilizzo di link interni, che portano cioè ad altre pagine dello stesso sito, può invece essere una valida strategia per evidenziarne l'importanza.

Ottimizzazione SEO Off-Site

Con SEO Off-Site si intendono tutte le pratiche per garantire un miglior posizionameto a un sito, condotte all'esterno del sito in questione. 
Il buon posizionamento di un sito nella SERP di Google non dipende soltanto dall’ottimizzazione delle pagine e dei contenuti a livello tecnico e semantico. Sebbene le strategie On-Site siano certamente l’aspetto più conosciuto della SEO, questo tipo di ottimizzazione da solo non sempre garantisce i risultati attesi.
Per questo, per avere più possibilità che il sito ottenga un buon rank da parte del motore di ricerca, occorre prevedere anche aspetti legati alla SEO Off-Site.
A questo livello di ottimizzazione fanno riferimento tutte le azioni che vengono condotte esternamente al sito, non direttamente sulle sue pagine, ma aiutano comunque a farlo apparire più valido sia agli occhi degli utenti che agli algoritmi di Google.

Reputazione online

Come per la SEO On-Page e On-Site, anche in questo caso rimane valida l’idea che gli algoritmi di Google vengono ormai progettati perché possano rispondere alle richieste degli utenti in un modo sempre più simile a una mente umana.
Il motore di ricerca, quindi, “ragiona” premiando i siti che possano risultare effettivamente utili per gli utenti, cioè quelli costruiti con testi di qualità e completi delle informazioni ricercate.

Oltre a una analisi a livello semantico di ciò che il sito o la singola pagina dicono, Google analizza anche ciò che del sito viene detto da altri.
Curare la reputazione online significa dunque far capire a Google che il sito è adatto a rispondere alle domande degli utenti e, quindi, merita di ottenere visibilità.

Backlink: cosa sono e perchè sono importanti

L’aspetto forse più determinante all’interno dell’analisi della reputazione online di un sito è quello legato allo studio dei backlink. Con questo termine vengono indicati i link in entrata, cioè tutti i link che, partendo da un sito esterno, conducono a quello del proprio Brand o della propria azienda.
I link esterni vengono utilizzati dai motori di ricerca per sondare l’autorevolezza di un sito, seguendo l’idea che una pagina che riceve tanti rimandi dall’esterno sarà probabilmente una pagina di qualità.

Come recentemente confermato anche da uno studio di Backlinko, la presenza di un alto numero di backlink permette a un sito di apparire valido agli algoritmi di Google e di essere premiato con un buon posizionamento.

Grafico che riporta alcuni risultati dell'analisi svolta da Backlinko: ne risulta che le pagine che ottengono un posizionamento migliore sono quelle che hanno più backlink


È anche opportuno analizzare la tipologia di link che conducono al proprio sito, dal momento che non tutti sono uguali nel permetterne un buon rank.
Sono diversi i tool che danno la possibilità di studiare i link in entrata per il proprio sito; tra questi, i principali sono sicuramente Semrush e SEOZoom.

Un esempio di analisi di backlink tramite Semrush

Guest Posting & Linkbuilding

Data l’importanza che i link esterni hanno per il posizionamento in SERP, una strategia fondamentale all’interno della SEO Off-Site è quella del guest posting e della linkbuilding, cioè la creazione di link in entrata verso il proprio sito al fine di accrescerne l’autorevolezza e dargli maggiore visibilità.
Come il nome lascia indovinare, questa strategia consiste nel pubblicare un contenuto che rimandi al proprio sito all’interno di una pagina di un sito esterno, facendosi così “ospitare” per ottenere maggiore visibilità.

I siti con cui instaurare questo tipo di collaborazione devono chiaramente essere scelti attentamente, sulla base di tematiche, parole chiave o argomenti affini.
Questo perché il collegamento fra i due siti deve risultare naturale, non forzato, in linea con le ricerche che l’utente potrebbe svolgere e con gli approfondimenti che potrebbero incuriosirlo.

Dove è meglio posizionare il link?
Preferibilmente nella parte alta della pagina, così da permettere una migliore indicizzazione da parte di Google. Il motore di ricerca, infatti, tende a tenere in maggiore considerazione i link inseriti all’inizio di una pagina, piuttosto che nella parte finale.
Un altro elemento a cui prestare attenzione è l’anchor text, cioè la porzione di testo (solitamente due-tre parole) a cui viene “agganciato” il link. In questo caso è opportuno valutare di inserire parole che possano facilmente ricondurre alla pagina da promuovere, quindi brandizzando il collegamento attraverso il nome del sito, di uno specifico prodotto o articolo.

Che siano redatti personalmente o affidati a un Copywriter, i contenuti inviati devono quindi presentare alcune caratteristiche che li aiutino a essere valorizzati da Google e a risultare più accattivanti per gli utenti.  Rimangono validi anche tutti gli elementi di ottimizzazione di contenuti già presentati a proposito della SEO On-Page. Per questo, nel caso in cui si commissioni la scrittura dei contenuti a un autore esterno, è importante scegliere chi sia in grado di garantire testi redatti in ottica SEO.  

Social Media Strategy per la SEO

Le piattaforme social sono ormai uno degli elementi che maggiormente concorrono a costruire la reputazione online di un Brand.
Monitorare quanto viene detto dagli altri utenti permette certamente di farsi un’idea del modo in cui l'azienda viene percepita dai potenziali clienti.

Anche se la reputazione sui social non è ancora stata del tutto inserita come fattore di ranking da parte degli algoritmi di Google, è indubbio che un buon numero di link anche su altre piattaforme possa aiutare il sito ad avere maggiore visibilità e, quindi, maggiore traffico.

Si parla in questo caso di “social signal”, cioè elementi tipici dell’utilizzo dei social - menzioni, commenti, link, condivisioni - che rappresentano per Google un segnale che le discussioni riguardanti il Brand o l'azienda sono vive e attive sui social network.
I social signal possono essere sia negativi che positivi e, pur non essendo un fattore di ranking diretto, contribuiscono ad aumentare l'autorevolezza del sito.

Alcuni tool (come MelaKeys, parte della suite di Melascrivi.com) permettono di analizzare quale percentuale del traffico del sito venga da piattaforme social.
Se non come diretto fattore di ranking in SERP, l’analisi del traffico proveniente da queste fonti è sicuramente un elemento che concorre all'orientamento della propria strategia di digital marketing.

Una schermata del SEO tool Melakeys che riporta analisi del traffico proveniente da social per due siti

Un esempio di analisi del traffico social per due siti svolta tramite il SEO Tool MelaKeys. 

Come pianificare una strategia SEO

La piattaforma Melascrivi.com mette a tua disposizione una suite di servizi e tool per permetterti di strutturare una strategia SEO completa e ottimizzata in ogni aspetto:

  • Scrittura di contenuti ottimizzati.
  • Realizzazione di testi per pagine web.
  • Servizi di Guest Posting
  • Possibilità di promozione tramite social network.

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