L’ottimizzazione SEO di contenuti per e-commerce e blog può talvolta generare alcune perplessità, specialmente rispetto alla terminologia utilizzata dai maggiori SEO tool.
Per quanto studi SEO complessi debbano comunque essere affidati a un professionista, una prima analisi delle keyword e delle performance del dominio, invece, è ormai alla portata di tutti.
SEO tool come MelaKeys, parte della suite Melascrivi.com, permettono infatti di svolgere con facilità analisi SEO e di richiedere direttamente contenuti ottimizzati, grazie alla presenza di servizi integrati nella stessa piattaforma.
È quindi sufficiente sapersi orientare nel significato delle principali sigle e denominazioni utilizzate per le metriche SEO. Sarà così molto più semplice svolgere in autonomia una prima fase di analisi e comprendere come iniziare a impostare la propria strategia di Digital Marketing.
L’aspetto più conosciuto della SEO è sicuramente l’analisi delle keyword migliori da inserire nei contenuti.
Per quanto questo aspetto di ottimizzazione On-Page non sia certamente l’unico a cui occorre prestare attenzione, si tratta senza dubbio di un elemento che tutti, anche i non esperti, possono analizzare in autonomia.
L’importante è conoscere la terminologia utilizzata dai SEO tool, così da essere in grado di comprendere i dati e analizzarli in modo efficace.
Come riportato anche dal tool Google Keyword Planner, si tratta del volume delle ricerche medie mensili per una determinata parola chiave.
Bisogna quindi prestare attenzione ad alcuni aspetti:
Valore che indica il costo medio di un click per quella keyword su risultati derivanti da campagne marketing a pagamento (PPC, pay-per-click).
Si tratta di un’informazione utile qualora si voglia attivare questo tipo di campagne, perchè permette di farsi un’idea di ciò che viene fatto dai competitor o da altri siti attivi nel medesimo settore.
Più il CPC è alto, più la concorrenza per quella keyword tendenzialmente sarà elevata. Si tratta quindi di un valore che permette di capire su cosa stanno investendo i competitor.
Questo valore indica una stima di quanto potrebbe essere difficile ottenere una buona posizione in SERP per quella determinata parola chiave.
Il calcolo di questo dato può presentare alcune differenze in base al SEO tool utilizzato. In generale, però, è possibile affermare che si tratta di un valore che prende in considerazione domain authority e qualità del contenuto.
Alcuni tool, per esempio, analizzano i link in entrata dei primi 10-20 siti posizionati in SERP per quella parola chiave, ricavandone una media ponderata del numero di inbound link necessari per un buon posizionamento e, quindi, proponendo una stima della difficoltà di quella keyword.
La KD viene calcolata su una scala percentuale che va da 0 a 100. Più alto è il valore, maggiore sarà la difficoltà di ottenere un buon rank per la parola chiave.
In relazione al valore della KD, molti SEO tool forniscono anche alcuni dati ulteriori per analizzare la competizione presente per una determinata parola chiave.
Il livello di competizione è un valore che misura l’affollamento in SERP per una determinata keyword. Analizza, cioè, quanti sono i siti che per quella parola chiave ottengono un buon posizionamento tra i risultati presentati da Google.
Più alto è il valore del livello di competizione, maggiore sarà, prevedibilmente, la competizione per quella keyword e la difficoltà di emergere rispetto ai competitor.
Così come per tutte le altre metriche, si tratta di un valore che, se analizzato da solo, non permette di avere una panoramica completa ed esaustiva della parola chiave.
Sono pochi i casi in cui un singolo valore può dare un’idea di come potrebbe essere utile operare: tutto deve essere visto nell’insieme, incrociando le analisi di più elementi.
Per esempio, potrebbe essere utile lavorare su keyword che abbiano buoni volumi di ricerca ma livello di competiziona basso.
Questi due valori insieme permettono infatti di capire che, da un lato, gli utenti tendono a ricercare spesso una determinata parola chiave, dall’altro, che la keyword non è ancora stata sfruttata massicciamente dai competitor.
Potrebbe quindi risultare più semplice far posizionare il proprio sito proprio per quella parola chiave.
Con lo studio di questo valore si esce dal campo dell’analisi delle keyword in sé e vengono presi in considerazione anche altri fattori, legati al dominio di riferimento.
Ancora una volta capiamo quindi che i risultati di varie analisi non possono essere considerati separatamente, ma occorre farli interagire per ottenere una panoramica d’insieme completa.
In questo caso, le analisi sulle parole chiave vengono incrociate dal tool con dati sul posizionamento del dominio: il valore mostra la posizione occupata in SERP dal sito per una determinata parola chiave.
Non basta, quindi, analizzare le keyword: per strutturare una strategia efficace occorre sempre partire da ciò che già è stato fatto e ottenuto, cioè dalle performance che il sito sta già registrando.
Solo così è possibile capire come orientare la strategia SEO in modo da garantire maggiore traffico al sito.
Anche in questo caso, si tratta di un valore che fa interagire l’analisi di una keyword con lo studio delle performance del sito.
Questa metrica rappresenta il volume di traffico potenziale che la keyword può portare al sito.
Mentre il Keyword Search Volume rappresenta un valore reale, calcolato come media sulla base dei singoli volumi di ricerca mensili, l’ETV rappresenta un valore potenziale, una previsione sulla base di altri dati analizzati.
L’Estimated Traffic Volume, inoltre, viene calcolato come valore totale e non come media.
Questo dato, assente in altri SEO tool, rappresenta una valore aggiunto di Melakeys.
Si tratta di un dato che viene calcolato come media ponderata di tre fattori:
Questa metrica aiuta dunque ad analizzare il complesso di alcuni dei valori precedentemente presi in considerazione singolarmente.
Facendo interagire sia dati su una keyword in generale che rispetto a un dominio specifico, questo dato fornisce ulteriori dettagli sulla qualità di una parola chiave rispetto al sito.
Per quanto l’analisi delle keyword sia un elemento di fondamentale importanza in qualsiasi strategia SEO, per studiare la strategia di posizionamento migliore è necessario prendere in considerazione anche altri fattori.
Tra i dati più significativi troviamo sicuramente quelli che riguardano il sito stesso, specialmente se confrontato anche con eventuali competitor attivi nel medesimo settore.
L’analisi dei dominio e il confronto con i competitor è una funzione presente in tutti i maggiori SEO tool, incluso Melakeys.
Anche in questo caso sono presenti diciture specifiche, che è bene conoscere per poter trarre il massimo delle informazioni utili dalle proprie analisi.
Melakeys ripartisce le fonti di traffico in diverse tipologie:
Indica in percentuale quanto traffico registrato dal sito provenga da determinati Paesi.
Questo dato è particolarmente utile nel caso di aziende che desiderino attivare una strategia di content marketing internazionale, così da poter internazionalizzare il proprio business e attirare anche clienti esteri.
I valori, suddivisi per tipologia di origine, forniscono indicazioni sul tipo di azioni svolte dagli utenti per arrivare al sito.
L’origine del traffico può essere:
Percentuale di traffico che il sito indicato porta al dominio.
Si tratta di un primo elemento di analisi degli inbound link del sito. Questo dato permette di capire quali siano i siti esterni che portano maggiore traffico al proprio.
Percentuale di traffico che la piattaforma social porta al dominio.
Simile al dato precedente, ma con un focus sui canali social.
Piattaforme come Facebook, Instagram e Twitter vengono ormai considerati come un elemento fondamentale per qualsiasi strategia di content marketing.
Tenere monitorato il traffico che questi canali portano al dominio aiuta a farsi una prima idea di come stanno performando i contenuti social.
Gli stessi dati vengono forniti anche nel caso in cui si decida di confrontare il proprio dominio con quello di un competitor.
Svolgere una prima analisi SEO per la scrittura dei propri contenuti è quindi alla portata di chiunque conosca i giusti tool e sappia orientarsi con la terminologia tipica delle metriche di misura.
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