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Scrittura per il web: le differenze dalla carta stampata
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17/04/2014
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I mezzi di comunicazione vanno evolvendosi a velocità sempre maggiori e spesso sfugge un’attenta riflessione sulle implicazioni che questa progressiva accelerazione comporta sulla scrittura in sé.
Può apparire come un vezzo da intellettuali, ma riflettere e capire le differenze – perché di differenze dobbiamo parlare – che intercorrono tra la scrittura su carta e quella per il web, significa essere consapevoli, e quindi incisivi ed efficaci, su quello che si vuole comunicare. Ovviamente scrivere è comunicare. Che lo si faccia su un papiro, su una pergamena, su un foglio di carta o sul web.
Ma è evidente che non è la stessa cosa. Anche il costo, la più o meno facilità per reperire il materiale su cui scrivere, incide su quello che si vuole scrivere e, alla fine, si scriverà. Avere a disposizione un solo foglio di pergamena, una risma di carta o uno spazio potenzialmente infinito come il web, porta inevitabilmente l’autore del testo a potersi permettere determinate libertà o, piuttosto, essere costretto a sintetizzare. L’aumento esponenziale dello spazio a disposizione di chi scrive e, contemporaneamente, l’accessibilità ad esso di chiunque voglia farlo, ha portato (non senza creare problemi) al proliferare di testi.
La scrittura per il web, a differenza delle altre (stampate o autografe), ha poi delle peculiarità proprie riguardanti la multimedialità. La possibilità di passare da un testo ad un altro (con il rischio di non completare la lettura di nessuno), di visualizzare video, immagini e ascoltare suoni, muta e in parte tradisce il processo della scrittura. Scrivere è sempre un processo umano, che coinvolge autore e lettore, ma diverso è il modo in cui è possibile farlo ed è diverso anche il messaggio che si veicola.