Numero Verde attivo solo per Clienti 800 561 748 (solo da linea fissa) attivo lunedì - venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18

Numero Verde Clienti 800 561 748

news

Indicizzazione Google: Cos’è e Come funziona

  • 11/05/2021
  • 7 minuti di lettura

Sommario

Glossario

Per ottenere visibilità online è fondamentale conoscere il funzionamento dell’algoritmo Google. In questo modo, si può sfruttare a proprio vantaggio il modo in cui il motore di ricerca legge il contenuto delle pagine.

Una scarsa conoscenza del funzionamento Google può portare a un’ottimizzazione non efficace. Spesso capita che si vada a intervenire sugli elementi sbagliati, cioè non su quelli che davvero stanno causando problemi a un sito.

L’indicizzazione infatti non è il solo step compiuto dall’algoritmo. Per sfruttare al massimo il motore di ricerca, occorre allora conoscere:

  • Cosa si intende esattamente per Indexing
  • In cosa si differenzia dagli altri step dell’algoritmo
  • Cosa porta una pagina a non essere indicizzata
  • Come far indicizzare una pagina da Google

 

Ti servono Testi SEO per il tuo sito?

seo copywriting

Indexing: cos’è e come funziona

L’indicizzazione (o indexing) è la fase in cui il motore di ricerca, dopo aver raggiunto e letto una pagina, la inserisce e organizza le informazioni raccolte in un “registro”, chiamato Google Index.

Quando il crawler di Google trova una pagina nuova, ne analizza il contenuto e registra alcuni indicatori (parole chiave del testo, caratteristiche tecniche, etc). Tutte queste informazioni vengono poi archiviate in un indice.

Si tratta di un registro che contiene centinaia di miliardi di pagine, catalogate in base alle parole che contengono.
Quando una pagina viene indicizzata, significa che il motore di ricerca la memorizza come associata a una determinata parola.

È poi a questo indice che il motore di ricerca torna a fare riferimento ogni volta che un utente effettua una ricerca. In base alla query inserita dall’utente, Google va a cercare le pagine che contengono quella parola e che meglio possono rispondere alla domanda.

I fattori presi in considerazione dall’algoritmo sono molteplici. Sono sia elementi immediatamente visibili anche all’utente (le parole chiave inserite nel testo), che elementi tecnici (struttura del contenuto, metadati, etc):

  • Contenuto testuale
  • Tag e attributi della pagina (title, metadescription, etc)
  • Immagini e video, con i rispettivi metadati


Tutte queste informazioni permettono al motore di ricerca di catalogare le pagine e poi restituirle all’utente come risposte a una query.

L’indexing è anche la fase in cui il motore di ricerca stabilisce se la pagina raggiunta è il duplicato di un’altra già indicizzata. Nel caso di testi duplicati, Google potrebbe poi dare minore visibilità a uno dei due.

Ottimizzare una pagina prestando attenzione al funzionamento dell’indexing è allora fondamentale.
In caso contrario, si rischia di non essere nemmeno presi in considerazione dal motore di ricerca. Una pagina non indicizzata è, a tutti gli effetti, una pagina che per Google non esiste.

L’indexing è quindi una fase ancora più profonda del ranking, il posizionamento. Senza indicizzazione di una pagina non ha nemmeno senso parlare di posizionamento.

Spesso questi due step vengono confusi. In cosa si differenziano?

Differenza tra Indicizzazione e Posizionamento

Il posizionamento è la terza fase del funzionamento dell’algoritmo Google. Dopo aver scansionato e inserito una pagina nel proprio indice, Google è pronto per usarla per rispondere a una query.

Google utilizza le pagine già indicizzate per dare una risposta a ciò che l’utente ha digitato. Nel farlo, le pagine sono presentate in quella che è nota come SERP, cioè la pagina contenente i risultati di ricerca proposti da Google.
Il posizionamento, o ranking, è allora l’ordine in cui le pagine vengono presentate da Google come risultati di ricerca.

I risultati della SERP sono ordinati secondo diversi criteri di qualità. In generale, possiamo dire che il motore di ricerca tenda a presentare per prime le pagine che gli sembra diano una risposta di maggiore qualità o più rilevante.

Un posizionamento nelle prime posizioni della SERP porta molta più visibilità che in posizioni successive, ed è per questo che spesso quando si parla di visibilità online si fa riferimento al ranking.

Bisogna però ricordare che il posizionamento in SERP è solo l’ultima fase del processo, e dipende strettamente dall’indicizzazione. Per avere un buon ranking, una pagina deve per forza “esistere” per Google, cioè deve prima essere stata inserita nel Google Index. Altrimenti, non ha nemmeno senso parlare di quale posizione le sia stata assegnata.

Molti dei problemi di visibilità spesso attribuiti a un mancato posizionamento sono in realtà problemi di indicizzazione, ed è quindi questo l’indexing è il primo elemento da approfondire se si vuole dare al proprio sito maggiore visibilità.

Perchè una pagina non viene indicizzata?

Come capire se una pagina è stata indicizzata dal motore di ricerca?
Diversi tool permettono di verificare anche questo aspetto all’interno delle analisi svolte su un sito web.

Per una risposta più immediata, si può procedere con l’operatore di ricerca “site:”.
Gli operatori di ricerca sono brevi porzioni di testo che, aggiunti a una query, permettono di dettagliare meglio il tipo di risultati che si vuole.
In questo caso, l’operatore dice a Google di mostrare solo le pagine di una determinato sito che sono state indicizzate.

Per esempio, utilizzando l’operatore in questo modo:

Operatore site utilizzato nella barra di ricerca di Google per verificare il dominio Melascrivi

Si ottiene un risultato di questo tipo:

Risultati in SERP per la ricerca del dominio Melascrivi con operatore di ricerca site

Si può anche effettuare una ricerca ancora più precisa, andando a inserire come query direttamente l’URL della pagina che si vuole verificare:

Risultati SERP per veirfica con operatore site della pagina Melascrivi su Content Marketing Strategy

Se una pagina non compare in questo elenco, significa che non sia stata indicizzata. Cioè, Google non l’ha archiviata nel suo indice, e di conseguenza non la può recuperare per rispondere alle query.

Cosa porta allora una pagina a non essere indicizzata?

I fattori possono essere molteplici. In generale, Google non indicizza una pagina quando non è in grado di comprenderne con precisione il contenuto, e quindi non sa in che modo catalogarla. In questo senso allora è fondamentale agire sul contenuto della pagine e ottimizzarlo in modo che possa essere compreso e catalogato.

La mancata indicizzazione può anche dipendere da fattori legati direttamente a Google:

  • La pagina è troppo recente. La scansione e l’indicizzazione di una pagina da parte del motore di ricerca non sono immediate. Può essere necessario anche qualche giorno. Se una pagina appena creata non è ancora stata indicizzata, non si tratta necessariamente di un problema. Può essere necessario solo attendere.
  • La pagina non è recente ma ha subito importanti modifiche. Per esempio, se il sito è appena stato ricostruito, o la pagina spostata su un nuovo dominio. Anche in questo caso, può essere necessario aspettare perchè Google si accorga della modifica e provveda a re-indicizzare la pagina.
  • L’accesso alla pagina è bloccato. Questo può avvenire se la pagina è bloccato da una direttiva noindex, o protetta da password o altre impostazioni tecniche che impediscono al crawler di accedere. Queste impostazioni possono essere volontarie o dettate da errori tecnici - in ogni caso vanno verificate con cura.

Al di là di questi fattori strettamente tecnici, una buona indicizzazione passa anche attraverso un copywriting di qualità.
Per far sì che una pagina venga indicizzata, bisogna partire innanzitutto dalla scrittura di contenuti ottimizzati.

Come far indicizzare una pagina

Indicizzazione e Content Writing sono strettamente legati.
Abbiamo detto che i problemi di indicizzazione possono nascere dal fatto che il crawler di Google non riesce a determinare con esattezza il contenuto della pagina. Quindi, creando contenuti ben strutturati per Google è possibile ovviare a questi problemi.

Le best practice da tenere a mente sono quelle che riguardano la Scrittura SEO.
Si tratta cioè di un utilizzo saggio di parole chiave rilevanti, che permettano al motore di ricerca di capire di cosa tratta una pagina.
Per dare a Google una visione completa del contenuto di una pagina, inoltre, è ormai diventato impossibile prescindere dalla Semantica SEO.

Come ottimizzare Titoli e Metadati

Come utilizzare le parole chiave? Una volta individuate quelle migliori, inserirle in modo coerente in:

  • Titolo del contenuto (h1), cioè quello che gli utenti visualizzano quando aprono la pagina.
  • Metatag title, cioè il titolo che compare in SERP.
  • Slug, cioè la parte modificabile dell’URL. Molti CMS creano in automatico lo slug del permalink, inserendo quello che che è stato messo come h1. Non sempre questo si rivela però efficace. Meglio che lo slug sia breve e incisivo.

In questo modo sia gli utenti che il motore di ricerca capiranno di cosa tratta la pagina. Il titolo principale e il title devono essere diversi, in modo da evitare il keyword stuffing.

Inoltre, è la stessa Google a fornire ulteriori indicazioni su come strutturare al meglio questi testi:

  • Sfruttare il titolo principale (h1) per comunicare l’argomento della pagina.
  • Creare un title che sia breve e incisivo.

Lo stesso deve avvenire per video e immagini. Google non è ancora in grado di comprendere cosa un’immagine rappresenti e di usarlo come info per inserire la pagine nell’Index.

Questo problema può essere superato inserendo tutti i metadati (titoli, alt text, etc) anche per titoli e immagini. In questo modo, si danno al motore di ricerca maggiori indicazioni da cui partire per comprendere il contenuto di una pagina e indicizzarla in modo efficace.

Come ottimizzare i Link

Anche un’ottimizzazione dei link interni può supportare l’indicizzazione.
I link interni, cioè i link a pagine dello stesso sito, sono un elemento che dà una struttura più chiara al sito, sia agli occhi dell’utente che per il motore di ricerca.

In questo modo, Google può servirsi anche delle pagine linkate per inquadrarne meglio il contenuto.

L’inserimento di link ottimizzati è un aspetto a metà tra il tecnico e contenutistico.
Tecnico, perchè riguarda la struttura stessa del sito.
Di contenuto, perchè i collegamenti devono essere inseriti in modo naturale e coerente all’interno del testo.

In questo viene molto utile conoscere:

In questo senso, può essere molto utile rivolgersi a un servizio di SEO copywriting professionale. La scrittura dei testi viene portata avanti da copywriter specializzati, a cui resta comunque possibile fornire tutte le specifiche indicazioni del caso.
Specialmente nel caso di progetti complessi, con un grande volume di pagine da realizzare, il fatto di poter realizzare un outsourcing i contenuti permette di scalare il workflow e, di conseguenza, risparmiare tempo.

Questa soluzione si presta alle tipologie più diverse di contenuto:

Indexing: aspetti tecnici

Oltre ad aspetti legati direttamente al Content Writing, l’indicizzazione di una pagina può essere migliorata anche con interventi tecnici.

Tra le soluzioni più comuni troviamo:

  • Creare una sitemap e sottoporla a Google. SI tratta di un’operazione per “suggerire” a Google l’esistenza di una pagina, e quindi spingerlo a indicizzarla. La sitemap, inoltre, sarà valida anche per altri motori di ricerca.
  • Segnalare manualmente un URL. Può essere fatto attraverso la Google Search Console.

In entrambi i casi, si tratta di operazioni che vanno a incidere solo sull’indexing, non sul posizionamento.

Hai dei dubbi e vorresti conoscere meglio il servizio?

Prova la demo gratuita

Venti minuti di consulenza personalizzata a te dedicati con un membro del nostro Team

  • Consulenza
  • Senza impegno
  • Scopri i servizi